Diagnosi iniziale
L’idrocefalo normoteso (NPH) può essere diagnosticato se si hanno difficoltà a camminare, problemi mentali e vescicali, e livelli di liquido cefalorachidiano (LCR) che sono più alti del consueto. Tuttavia, è possibile che il paziente non presenti tutti questi sintomi simultaneamente.
L’idrocefalo normoteso (NPH) può essere difficile da diagnosticare perché i sintomi iniziano gradualmente e sono simili a quelli di condizioni più comuni che tipicamente colpiscono anche persone della stessa fascia di età (> > 65 anni), affetti da morbo di Alzheimer.
È molto importante fare una diagnosi corretta (differenziale) perché, a differenza del morbo di Alzheimer, i sintomi dell’NPH possono essere alleviati con un trattamento chirurgico.
I tuoi medici valuteranno:
- come cammini (la tua andatura)
- la tua capacità mentale
- i sintomi che influenzano il tuo controllo della vescica, come l’incontinenza urinaria
- l’aspetto del tuo cervello (usando scansioni, come descritto sopra)
L’idrocefalo normoteso (NPH) è una condizione neurologica che si manifesta normalmente negli adulti dai 55 anni in su. L’NPH è un accumulo di liquido cefalorachidiano (LCR), che provoca l’allargamento dei ventricoli del cervello, a sua volta, allungando il tessuto nervoso del cervello causando una triade di sintomi
È spesso difficile riconoscere la differenza perché i sintomi di NPH sono per molti versi simili a quelli dell’Alzheimer o del Parkinson. Tuttavia, nell’NPH il primo sintomo a comparire è la sensazione di piedi incollati al pavimento o la difficoltà a camminare. Ed è diverso, per esempio, dai tremori del Parkinson. Nell’Alzheimer, la perdita di memoria e la confusione tendono a essere sintomi precoci, mentre nell’NPH questi appaiono più tardi. Fortunatamente, una volta che l’NPH è confermato, esiste la possibilità di curarlo.
Inoltre, possono essere eseguiti test (LCR) per decidere se si può beneficiare di un intervento chirurgico, come ad esempio:
- puntura lombare
- test di drenaggio lombare
- test di infusione lombare